Atzara, Bosa, Posada, Castelsardo, Carloforte e Sadali sono questi i borghi scelti per rappresentare l’isola dall’Associazione de “I Borghi Più Belli d’Italia”, questa associazione si è costituita intorno agli obiettivi di proteggere, promuovere e sviluppare i Comuni riconosciuti come i Borghi più belli d’Italia.
Per essere ammesso all’Associazione de “I Borghi Più Belli d’Italia” e utilizzare il marchio di cui questo è proprietario, ogni Comune deve soddisfare alcuni criteri – indicati come requisiti essenziali nella “Carta di Qualità” e nel “Regolamento”.
Ecco i paesi sardi che hanno questo riconoscimento.

- Atzara per il vino.
Recentemente è stato istituito il sentiero naturalistico “Le Vie dei Vigneti” (Is Camminos de Is Bingias). Le prime vigne si scorgono appena fuori del paese, insieme con i boschi di roverelle e sughere. Dalla località Santa Vittoria si ammira il panorama più bello sui campi coltivati e i lunghi filari delle viti, appena a valle delle abitazioni.

- Bosa
Intorno a Bosa ci sono oltre 40 km di coste incontaminate, di acque limpide e cristalline che lambiscono insenature e spiagge dove gli appassionati subacquei possono trovare fondali ricchi di coralli e aragoste. Tra le spiagge migliori, quelle di Cumpoltittu (5 km a nord), Porto Alabe (sulla litoranea che si dirige a sud) e Porto Foghe, un’insenatura scavata nella falesia. Da Magomadas a Tresnuraghes la costa è impervia, mossa, con scogli che si alternano a spiaggette, ma molto affascinante. A 5 km. da Bosa lungo la strada per Alghero, si trova il sito archeologico S’Abba Druche, testimonianza di un insediamento abitativo che va dall’epoca nuragica all’età romana imperiale.

- Carloforte e la sua anima ligure
Pesca turismo, escursioni a mare su imbarcazioni noleggiabili, trekking e passeggiate sui numerosi sentieri dell’isola, bird-watching del – presso l’Oasi Lipu, attività balneari e nautiche, regate di vela latina.Al di fuori del centro, ci sono paesaggi marini di notevole bellezza: calette, insenature, scogliere e grotte sul mare. Da visitare anche la vicina isola di Sant’Antioco (collegata con il traghetto Carloforte-Calasetta), poco conosciuta ma con un mare che non ha nulla da invidiare a quello della Costa Smeralda. Nell’isola si trovano quattro domus de janas, grotte artificiali in cui erano seppelliti i defunti, e altre testimonianze dell’età pre-nuragica come i dolmen.

- Posada
Posada è detentrice (da ben otto anni) delle “5 Vele di Legambiente”, per la pulizia dei litorali, la salubrità delle acque e il grande lavoro svolto per la conservazione del sistema dunale.
Il Porto Turistico di La Caletta offre diversi servizi per la nautica da diporto e la pesca.
Il borgo è inoltre teatro di un innovativo sistema di bike-sharing che agevola e incentiva la mobilità sostenibile.

- Castelsardo
Lo specchio di mare sul quale si affaccia Castelsardo è compreso nei parchi nazionali dell’Asinara e dell’Arcipelago della Maddalena. Il territorio interno, invece, vanta un vasto parco archeo-botanico, dove sono visitabili siti megalitici e nuragici, domus de janas e in particolare la “Roccia dell’Elefante”, uno dei monumenti della natura più conosciuti della Sardegna. Castelsardo si trova in ottima posizione rispetto sia alla Costa Smeralda, sia ad Alghero e Bosa, anch’esse “città regie” di grande fascino.
A pochi km da Castelsardo, nel comune di Santa Maria Coghinas, vi sono le terme sulfuree di Casteldoria, particolarmente indicate per le patologie respiratorie ed articolari.

- Sadali
Boschi di lecci, rovere, sughere e macchia mediterranea circondano l’abitato di Sadali. Il fiume Flumendosa conferisce ulteriore fascino al paesaggio, mentre l’altopiano ha un aspetto brullo e spoglio, eccetto sprazzi di foresta che un tempo lo ricopriva interamente. Il multiforme territorio è stato abitato da età nuragica: vicino al borgo c’è il nuraghe Accodulazzo, dove sono stati rinvenuti pezzi di ossidiana e cocci preistorici, nonché frammenti di ceramica di età romana.Su Taccu è un serbatoio di falde che alimentano una miriade di sorgenti, torrenti e cascate, tra cui su Stampu de su Turrunu, un prodigio della natura al confine fra Seulo e Sadali. . Sadali è anche l’unico caso in Sardegna di una rapida all’interno del centro abitato: è la cascata di san Valentino, formata da sorgenti perenni, che deve il nome alla vicina antica parrocchiale di San Valentino, attorno alla quale, prima del 1335, è sorto il borgo. Ammirerai la forza dell’acqua che scorre lungo un costone verde e sfocia in un baratro sotterraneo, sa bucca manna (la grande bocca), dotata di un sentiero per la visita.
Se ti è piaciuto l’articolo condividilo nelle tue pagine social