Tutti i paesi si stanno preparando per la festa di Sant’Antonio.
Sos Focos, Su Fogarone, Su Romasinu, Su Foghidoni, Su Focu, su Pispiru ecco alcuni dei nomi attribuiti al fuoco, questo acceso appena cala il tramonto e dopo la benedizione del parroco assume la funzione di “fuoco purificatore”.
Ma tutti i paesi lo festeggieranno nella stesso modo?
No, ogni paese ha una sua tradizione e il suo modo di viverla in modo del tutto diverso. Tutti conoscono di sicuro Mamoiada e la sua tradizione a riguardo, ma ci sono tantissimi altri paesi che meritano di essere conosciuti per questa festa: Dorgali, Orgosolo,Lodè( uno dei più affascinanti secondo il nostro parere),Fonni,Senorbì,Oristano..
Mamoiada
Noi ci siamo stati l’anno scorso.
In questo giorno i Mamuthones e Isohadores “escono” per la prima volta del nuovo anno, inaugurano l’inizio di questa festa così antica e misteriosa. Il percorso, lungo e articolato verso i fuochi disposti in tutto il paese inizia nel primo pomeriggio. La catasta di legna viene benedetta dal sacerdote compiendo tre giri intorno ad essa. Solo dopo tale benedizione si provvede all’accensione del fuoco principale e di tutti gli altri nel resto del paese. Inizialmente, tutti i fuochi degli altri rioni venivano accesi dalle braci di quello di Santa Maria.
Lodè
Secondo noi uno dei paesi più affascinanti che vale la pena conoscere per questa evento. Dalla mattina presto tutti i ragazzi del paese riuniti in compagnie vanno in giro a raccogliere frasche che porteranno al centro del paese dove è stato posizionato una grande tronco (di solito intorno ai 20 metri). Tutto attorno vengono messe le frasche e dopo che il prete fa 3 giri intorno al fuoco tutti i ragazzi salgono sopra le frasche e tentano di salire il tronco, reso scivoloso con del grasso, posto al centro della piazza davanti la chiesa di Sant’Antonio. A 20 metri di altezza viene infatti posto un sacchetto con mandarini o arance, il primo ragazzo che arrampicandosi arriva a prenderlo ha vinto. Un rito pericoloso ma bellissimo da vedere!
Su Pispiru de Sant’Antoni . Fonni
A Fonni il fuoco è chiamato Su Pispiru de Sant’Antoni. La sera del 16 Gennaio viene innalzato e acceso un grande fuoco nella piazza del paese (Santa Croce) di fronte alla chiesa omonima in onore del Santo. Tutte le famiglie del paese partecipano a questa festa e sono coinvolte nei preparativi. In questa giornata si prepara il dolce tipico, su pane in sappa. Come a Mamoiada, la festa a Fonni segna l’apertura del Carnevale con la prima uscita delle maschere tradizionali Sos Urthos e sos Buttudos e Sas Mascheras Limpias.
Orgosolo
Anche a Orgosolo è l’antico rito è compiuto con l’ accensione del fuoco. La processione si svolge per le vie del piccolo centro, il corteo dei fedeli si snoda attorno al fuoco recitando preghiere in lingua, successivamente alla benedizione del falò vi è la visita al simulacro del santo. Dopo il rito vengono imbanditi tavoloni con piatti di fave e lardo e viene offerto il dolce tipico: Su Pistiddu.
Su Foghidoni di Senorbì
A Senorbì ogni hanno viene costituito il comitato di sant’Antonio Abate che, in collaborazione con la parrocchia del paese (Santa Barbara), ha il compito di organizzare i festeggiamenti in onore del santo. I cittadini del paese collaborano alla raccolta della legna. Il programma prevede sia un tradizionale pranzo che la processione intorno al fuoco chiamato su foghidoni.
Quartu
Anche Quartu celebra Sant’Antonio Abate. La particolarità e che nelle vicinanze della chiesa del paese ogni hanno vi è la tradizionale benedizione degli animali e successivamente la solenne concelebrazione in onore di Sant’Antonio Abate.
Sas Tuvas. Oristano.
Nei paesi dell’Oristanese viene chiamato “Sas Tuvas”, in quanto vengono usati dei tronchi cavi, privati di tutti i rami, dove al loro posto verranno messe delle fronde di alloro. Il fuoco verrà acceso dall’interno regalando uno spettacolo unico.
Su Romasinu. Dorgali
“Su Romasinu” è una particolarità del paese di Dorgali. I Fuochi di Dorgali infatti si distinguono per via del profumo sprigionato dalle fiamme. Le frasche che alimentano il fuoco sono, infatti, solo e soltanto di rosmarino.
Tutt’intorno, mentre le fiamme si impadroniscono delle frasche, si diffonde un profumo unico ed inconfondibile.
Tu a quale fuoco parteciperai?
Noi abbiamo già un’idea, nel prossimo articolo parleremo nel dettaglio della nostra esperienza.
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-SosBattorMoros-
L’ha ribloggato su Alessandria today.
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